Com'è andato il Var?

Il turno di campionato appena consegnato agli annali è il primo con l'utilizzo del VAR (Video Assistance Referee). L'opinione pubblica calcistica si è divisa tra conservatori e innovatori. I media hanno cercato di spiegare la reale funzione, facendo capire che questo potentissimo strumento non risolverà tutti i problemi del calcio, né tantomeno è la giustizia assoluta applicata al calcio.

Un breve video che ci spiega come funziona il VAR
N.B. i giocatori non potranno richiedere l'utilizzo del VAR, pena l'ammonizione.

La Serie A, la Bundesliga e la Primeira Liga portoghese sono gli unici tre campionati che forniscono il supporto video all'arbitro. Ma vediamo com'è andata questa prima sperimentazione nella prima giornata di Serie A.

Juventus - Cagliari
Al 36' l'arbitro Maresca interrompe il gioco e gli viene comunicato un possibile rigore per il Cagliari; l'arbitro raggiunge il monitor a bordo campo, dove, coadiuvato dalle immagini e dagli arbitri che esaminano gli episodi delle partite, decide di assegnare il primo rigore con il VAR nella storia della Serie A.

 

Maresca impiega solo 27 secondi per assegnare il rigore, un lasso di tempo molto breve. Infatti una delle principali perplessità dei tifosi in merito al VAR era quella di assistere a partite eccessivamente spezzettate per via dei continui interventi degli arbitri preposti al VAR. In tal caso il rigore non è particolarmente evidente, ma il contatto c'è e, pur concretizzandosi il vantaggio col tiro di Farias, l'arbitro decide di assegnare il rigore. Una volta fischiato il rigore però, non si forma il solito assembramento di calciatori attorno all'arbitro per protestare sulla sua decisione - forse perché siamo alla prima giornata - ma tutti accettano la decisione dell'arbitro aiutato dal VAR.
Si potrebbe azzardare che il tempo che prima veniva perso per le proteste dei giocatori ora verrà utilizzato per dare la possibilità all'arbitro di prendere la miglior scelta possibile.

Hellas Verona - Napoli
Anche il secondo anticipo del sabato vede la nuova tecnologia protagonista. Infatti in occasione del primo goal del Napoli, scaturito da un calcio d'angolo, il VAR aiuta l'arbitro a stabilire se il goal sia da convalidare o meno. In quest'occasione l'arbitro, dopo aver visto le immagini e in contatto con l'arbitro di supporto, decide di convalidare il goal non giudicando falloso il contatto sul portiere dell'Hellas.
Negli studi di Premium Sport, l'ex arbitro Graziano Cesari va contro la decisione dell'arbitro e del VAR, affermando con certezza che per lui il goal del Napoli è da annullare. Quest'affermazione di Cesari è per certi versi paradossale, perché pur con l'aiuto tecnologico non si è in grado di stabilire se un goal sia da assegnare o meno. A mio modesto parere le polemiche arbitrali ci saranno sempre, perché il calcio è uno sport che si basa su situazioni sempre diverse e su queste situazioni l'arbitro deve applicare il regolamento, che però non va applicato alla lettera, ma va interpretato a seconda della situazione. A mio modo di vedere, fin quando ci sarà un regolamento da interpretare (e non da applicare direttamente) ci saranno simili discussioni, perché l'interpretazione di una singola situazione di gioco può variare da arbitro ad arbitro. Sia Fabbri che Cesari sono arbitri, entrambe le loro opinioni sono corrette perché interpretano in maniera differente il regolamento, ma essendo Fabbri l'arbitro della partita si applica la sua interpretazione. 

Inter - Fiorentina
Nel match di cartello della domenica sera viene fischiato un rigore a favore dei padroni di casa dopo 3 minuti. Tagliavento però, prima di procedere con l'esecuzione del rigore, chiede conferma al VAR sulla bontà della sua scelta ma senza guardare il monitor; confermata dal VAR la sua iniziale intuizione, si può procedere alla battuta del penalty. Sempre nel primo tempo, Tagliavento viene assistito dal VAR nel decidere se assegnare un rigore alla Fiorentina, per un contatto sospetto tra Simeone e Miranda; anche in questa occasione, nel giro di neanche un minuto e senza consultare il monitor, Tagliavento prende la decisione corretta. A San Siro il VAR passa l'esame a pieni voti.

Crotone - Milan
Anche all'Ezio Scida di Crotone, protagonista della gara è il VAR. Nei primi minuti Cutrone viene atterrato da  Ceccherini in area: inizialmente l'arbitro Mariani assegna il rigore e dà il cartellino giallo a Ceccherini. Appena sventolato il cartellino l'arbitro viene contattato dal VAR e convocato al monitor, dove viene messo in condizione di notare che l'atterramento di Cutrone ha vanificato una chiara occasione da goal e dunque Ceccherini viene espulso direttamente. VAR promosso anche a Crotone.
Bologna - Torino
A Bologna, a causa di problemi tecnici nel corso della ripresa, anziché comunicare con l'auricolare si comunica attraverso walkie-talkie. Nei minuti finali, col risultato di 1-1, viene annullato il goal dell'1-2 del Torino a causa della decisione sbagliata del guardalinee, ma l’arbitro Massa non può servirsi del VAR perché ha già fischiato, fermando il gioco. In questo caso l’arbitro dovrebbe lasciare proseguire l’azione e, nel dubbio, rivederla con l’aiuto del VAR (errore che fa infuriare non poco Mihajlivic). A Bologna, complici anche i problemi tecnici, VAR rimandata.

La furia di MIhajlovic

L'arbitro è un essere umano e in quanto tale può sbagliare nel prendere una decisione, soprattutto oggi dove dietro al calcio ci sono grandi interessi economici e il ritmo di gioco è aumentato. Ovviamente il VAR non può eliminare gli errori arbitrali, sbaglia chi la pensa così, però può eliminare gli errori gravi e soprattutto diminuire le proteste di giocatori e allenatori. Il Calcio, come altri sport, ha bisogno di progredire ed evolvere e sicuramente il VAR è un enorme passo in avanti.

Commenti