Il percorso del Milan

I rossoneri, giunti alla terza amichevole pre-stagionale, a meno di una settimana dall'andata del terzo turno preliminare di Europa League, battono per 4-0 i campioni di Germania del Bayern Monaco, allenati dal grande ex Carlo Ancelotti. Spesso gli esiti di queste amichevoli possono essere triviali, focalizzandosi maggiormente sul risultato piuttosto che sui progressi in termini di gioco e di prestazioni dei singoli, oltre a qualche esperimento tattico. Fatta questa doverosa premessa, va anche detto che il Milan ha decisamente meritato la vittoria, mettendo in luce alcune criticità dei tedeschi, ancora cantiere aperto in vista della prossima stagione. Andiamo dunque a vedere come sta venendo su il Milan 2017-18.

Difesa a 4
Sin dalla prima amichevole Montella ha preferito schierare la squadra con una difesa a 4, nonostante le caratteristiche di alcuni interpreti suggerirebbero l'impiego di una linea arretrata composta da 5 giocatori. Questo probabilmente per evitare che la squadra si abbassi troppo a difesa della propria porta, in fase di non possesso, finendo per difendere troppo passivamente. Montella dunque preferisce la continuità col modulo maggiormente usato lo scorso anno, il 4-3-3, nonostante i dieci acquisti che ne hanno rivoluzionato la rosa. Per ottenere un'uscita di palla più pulita dalla difesa, Montella ha utilizzato la "Salida Lavolpiana", abbassando Montolivo prima e Biglia poi tra i due centrali di difesa.
Una simile soluzione potrebbe essere implementata sviluppando il gioco asimmetricamente (cosa che Montella aveva già fatto alla Fiorentina) provando a utilizzare Ricardo Rodriguez come falso terzino (quest'ultima soluzione è meno probabile visto il lavoro richiesto da Montella ai terzini).

Atteggiamento in campo
La squadra di Montella ha un atteggiamento proattivo in fase di possesso. In fase di non possesso oscilla tra la difesa reattiva e la difesa proattiva. I rossoneri difendono con un pressing medio-alto, orientato sull'uomo, piuttosto che sullo spazio. Il pressing è più alto nelle situazioni statiche (proattivo), mentre è più attendista nelle situazioni dinamiche (reattivo).
In questa situazione di gioco il Milan porta un discreto numero di giocatori in zona palla, ogni giocatore ha il compito di controllare la ricezione avversaria. In quest'occasione il Bayern è costretto ad una rimessa lunga. Viene preferito un pressing basato sull'uomo anziché a zona, così da non creare scompensi nella difesa dello spazio a seguito di un pressing inefficace.  

                                  
Anche nella seconda foto, ogni possibile ricezione dei giocatori è limitata preventivamente da una maglia rossonera. Il pressing del Milan più volte si è dimostrato efficace, rendendo complicata l'uscita di palla della formazione bavarese (complice l'assenza di un regista), costringendo gli avversari o al lancio lungo oppure ad un movimento a ricciolo dei centrocampisti per avere una ricezione pulita.


Nelle situazioni di gioco dinamiche il Milan difende con un blocco centrale composto da 6 uomini che va a formare un triangolo. Questo blocco intermedio scherma il possesso arretrato degli avversari, costringendoli o al lancio lungo oppure ad allargare il gioco sulle fasce. Nonostante nella foto non si veda la linea difensiva la squadra è molto corta, circa 30 metri.


Se la scelta di gioco degli avversari è sfruttare le fasce laterali, l'aggressione del terzino di riferimento rossonero è immediata, la mezz'ala di riferimento chiude la ricezione nel mezzo spazio. Ciò costringe gli avversari o a sovraccaricare la zona di campo per avere una superiorità posizionale, oppure a ripartire da un'altra zona di campo.
Se gli avversari preferiscono invece lanciare dalle retrovie, la difesa rossonera si abbassa immediatamente per non concedere profondità. Davanti la difesa, una linea composta dai 3 centrocampisti, più uno dei due attaccanti esterni, tali da formare due linee da 4, distanti circa 10-15 metri. La punta e un'ala pressano il possesso avversario e una volta recuperata palla restano vicini per aumentare le probabilità di ricezione.

Una volta chiuso lo spazio laterale, se gli avversari convergono il pallone verso il centro, le due linee di difesa e centrocampo milanista salgono in blocco, anche di 20 metri: questo col fine di concedere il minor spazio possibile all'iniziativa centrale degli avversari, costringendo la manovra avversaria o ad allargare nuovamente o a ripartire dalle retrovie.



Fase di possesso e ripartenze
L'idea di gioco di Montella è quella di una squadra che si difenda senza palla limitando lo spazio di gioco agli avversari, così da poter recuperare palla in zone di campo il più avanzate possibili. Una volta recuperata palla i terzini attaccano lo spazio davanti a loro per dare ampiezza, mentre le ali fanno tagli interno-esterno per favorire gli inserimenti delle mezzeali e/o dare superiorità sulle fasce.
Il possesso di palla del Milan si compone dunque di passaggi corti e combinazioni rapide, sfruttando particolarmente il dinamismo dei terzini, con la creazione di triangoli (o uno-due). Lo scopo del possesso del Milan è quello di disordinare le linee difensive avversarie, così da creare spazi per gli inserimenti arretrati. Nella gif l'azione del primo goal rossonero. Lo scatto a dare ampiezza profonda di Rodriguez, smarcato in area di rigore dalla combinazione con Niang, gli consente di arrivare sul fondo e mettere un traversone nell'area piccola.
La continua ricerca dello spazio da parte dei giocatori e i movimenti senza palla codificati per portare fuori posizione i difensori avversari sono tra le armi tattiche migliori di questo Milan. Basti vedere l'azione del terzo goal del Milan. La circolazione di palla è rapida, i giocatori hanno subito almeno un'opzione di passaggio per dare ritmo e velocità alla manovra.
In quest'azione Niang riesce ad intercettate un pallone all'altezza del centrocampo; superati due giocatori, allarga per Cutrone, che ha spazio per ricevere grazie al taglio di Borini che fa arretrare la linea difensiva avversaria. La linea difensiva del Bayern riesce a compattarsi centralmente, ma il rapido scambio Cutrone-Niang-Bonaventura libera quest'ultimo di servire in mezzo Cutrone da fondo campo, il giovane può spingere dentro il pallone del 3-0 con un tocco sottomisura.
Il Milan dunque dimostra di non essere una squadra meccanica, ma che si muove a memoria cercando di attaccare al meglio lo spazio, anche andandoselo a creare con i movimenti dei giocatori che arrivano da dietro. Ancora c'è molto su cui lavorare per Montella, ma finora la squadra sta rispondendo bene agli input dell'allenatore. Se il buon giorno si vede dal mattino i tifosi e la società rossonera quest'anno potranno togliersi molte soddisfazioni. Intanto l'appuntamento è per il 27 luglio, contro l'Università Craiova, lì si farà sul serio.

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